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Design in barattolo

Il contenitore in plastica per il caffé macinato nella Bialetti, disegnato dal duo Sovrappensiero, è un manifesto della difficoltà di parlare di design oggi, nell’era dei consumatori veloci e distratti.

Il barattolo per il caffé macinato dei Sovrappensiero per Bialetti è proprio uno di quegli oggetti che spiegano in modo semplice e immediato il valore aggiunto del design. Innanzitutto perché risolve un piccolo, banale “problema”: il fastidio del caffé macinato che finisce un po’ ovunque sul piano di lavoro quando lo mettiamo con il cucchiaino nella moka.

Infatti basta girare il tappo per trovare un supporto su cui posizionare l’imbuto della caffettiera durante le operazioni di travaso: ogni granello di caffé che cadrà finirà sul disco di plastica e quindi, dopo che questo sarà rimesso al suo posto, dentro nel contenitore.

L’altro “problema” che il barattolo risolve è quello del calcolo delle dosi. Il cucchiaino è infatti un dosatore di metallo, per una moka da 1, 3 e 6 tazze. E si ancora al coperchio grazie al manico a uncino.

È valore aggiunto del design la capacità di rinnovare un contesto conosciuto (il rito della preparazione del caffé) e di farlo in modo sottile, evitando accuratamente di stravolgerlo. È buon design rinunciare a iperboli estetiche in nome di un rispetto per la tradizione che non ha niente di nostalgico ma nasce semplicemente dal garbo. Ed è intelligenza progettuale quella che riesce ad arricchire un’esperienza alla portata di tutti senza incidere in modo sostanziale nei costi di sviluppoaziendali e quindi sul prezzo finale al consumatore.

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